PI: Michela Milano (Alma Mater Università di Bologna)
co-PI: Rita Cucchiara (Università di Modena e Reggio Emilia)
Il concetto di intelligenza artificiale pervasiva non comprende solo gli oggetti intelligenti, ma si riferisce alla possibilità di introdurre modelli e algoritmi intelligenti nei contesti (socio-tecnici) in cui viviamo: dal lavoro, alle città, dalle decisioni politiche ai servizi pubblici, dai processi aziendali alla produzione di manufatti nell’industria e nelle arti. La nozione di pervasività implica che dobbiamo modellare, prevedere e decidere su sistemi socio-tecnici complessi e a larga scala, dove ogni componente è essa stessa intelligente, potenzialmente individualista, al contempo tenendo conto delle infrastrutture artificiali, dei fenomeni naturali, aspetti economici, impatti ambientali, dinamiche sociali e comportamenti umani. Per rendere l’intelligenza artificiale realmente pervasiva, è necessario affrontare in modo olistico le sfide relative alla robustezza e all’accuratezza dei modelli, all’efficienza delle implementazioni, all’accettabilità culturale e alla sostenibilità dell’intelligenza artificiale; questo genera sfide algoritmiche e di modellazione, scientifiche e tecnologiche, educative, legali, e sociali.