L’IA sta rivoluzionando la pratica medica?

L’intelligenza artificiale (AI) sta rapidamente trasformando numerosi settori, e la medicina non fa eccezione. L’impatto di questa tecnologia sulla pratica medica è al centro di uno dei numerosi progetti di ricerca finanziati dal PNRR all’interno del progetto FAIR (Future Artificial Intelligence Research). Coordinato da Laura Sartori e Chiara Binelli dalla Alma Mater Studiorum Università di Bologna e da Alessandra Retico, Andrea Chincarini, Francesca Lizzi e Francesco Sensi  dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) – all’interno dello Spoke 8 di FAIR – questo studio rappresenta il primo tentativo in Italia di esplorare come la pervasività dell’AI stia modificando le modalità operative dei medici e dei fisici medici.

Nel contesto medico, l’AI sta diventando un alleato sempre più prezioso. Da strumenti diagnostici avanzati che supportano i medici nell’identificazione precoce di malattie, a sistemi di supporto decisionale che suggeriscono trattamenti basati su un’analisi complessa dei dati, l’AI sta trasformando il panorama sanitario. Tuttavia, mentre i benefici sono evidenti, emergono anche nuove sfide e domande:

  • Come cambia il ruolo del medico in un ambiente dove l’AI gioca un ruolo centrale?
  • Quali competenze saranno richieste ai professionisti della salute del futuro?
  • E come possiamo garantire che l’AI sia utilizzata in modo etico e responsabile?
Obiettivi del progetto di ricerca

Questo progetto di ricerca mira a rispondere a queste domande, indagando l’impatto concreto dell’AI sulla pratica medica. È il primo studio in Italia a esaminare come i medici e i fisici medici stiano adattando le loro pratiche all’integrazione dell’intelligenza artificiale. Attraverso un’analisi dettagliata, i ricercatori e le ricercatrici del progetto PNRR FAIR cercano di capire come l’AI stia ridefinendo il lavoro quotidiano in ambito sanitario, dalla diagnosi al trattamento, fino alla gestione del paziente.

La partecipazione dei professionisti del settore è cruciale per il successo di questa ricerca. È richiesto ai medici di dedicare circa 20 minuti del loro tempo per rispondere a un questionario anonimo, le cui risposte contribuiranno a delineare linee guida fondamentali per lo sviluppo e l’utilizzo futuro dell’AI in medicina. Le informazioni raccolte saranno trattate con la massima riservatezza, in conformità con la normativa europea sulla protezione dei dati personali, e saranno utilizzate esclusivamente per scopi scientifici.

I risultati di questo studio saranno determinanti per comprendere come l’AI possa essere utilizzata in modo efficace ed efficiente nella pratica medica, assicurando che i professionisti siano ben preparati a sfruttare al massimo le potenzialità offerte da queste tecnologie. Una volta completata l’analisi dei dati, i risultati saranno resi pubblici sul sito del progetto FAIR, offrendo un contributo prezioso alla comunità scientifica e alla società nel suo complesso.

La partecipazione a questo studio è volontaria, ma il contributo di ciascun professionista è fondamentale per tracciare il futuro dell’intelligenza artificiale in medicina.

Per approfondire la tematica leggi qui l’articolo, mentre, se sei un professionista del settore medico,  per partecipare al sondaggio clicca qui.

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